Il Massachusetts nella guerra di secessione americana svolse un ruolo significativo negli eventi nazionali sia prima che dopo l'esplosione del conflitto. Nello Stato federato della Nuova Inghilterra difatti nacque e si sviluppò, assurgendo ad un'importanza predominante il primo movimento per l'abolizionismo negli Stati Uniti d'America nel corso degli anni 1830, motivando anche ampiamente gli attivisti presenti in tutto il resto del paese[1].
Questo fatto a sua volta non fece che accrescere la divisione ideologica settaria tra il Nord e il profondo Sud, uno dei fattori principali che hanno condotto direttamente alla guerra civile.
I maggiori politici statali, facendo per lo più eco alle opinioni espresse dai riformisti sociali, contribuirono a far aumentare ulteriormente le tensioni intra-nazionali. Dominato dal neonato Partito Repubblicano ospitò anche svariati leadership dei Radical Republicans i quali promossero un trattamento assai severo nei riguardi dei proprietari di schiavi e, in seguito, nei confronti degli stessi Stati Confederati d'America.[2].
Una volta iniziate le ostilità il Massachusetts sostenne lo sforzo bellico in diverse e decisive maniere, inviando un totale di 159.165 uomini a servire nell'Union Army e nell'Union Navy.[3]. Una delle unità militari terrestri più conosciute fu il 54th Regiment Massachusetts Volunteer Infantry, il primo reggimento composto integralmente da soldati afroamericani (seppur guidato da ufficiali bianchi americani).
Oltre a ciò un certo numero di importanti Generali dell'Unione provennero da questo Stato, incluso Joseph Hooker che comandò l'Armata del Potomac nel 1863, così come Edwin Vose Sumner e Darius Nash Couch i quali successivamente diressero entrambi il II Corpo d'armata.
In termini di materiale bellico il Massachusetts, nella sua qualità di centro leader dell'industria federale, rapidamente diventò uno dei più ricchi produttori di munizioni e forniture militari; la più importante fonte di armamenti fu la Springfield Armory.
La popolazione diede anche un notevole contributo alle operazioni di soccorso; molti dirigenti di organizzazioni d'assistenza infermieristica e militare furono nativi o quantomeno residenti, fra cui Dorothea Dix - la fondatrice dell'"Army Nurses Bureau" - Henry Whitney Bellows, fondatore della "United States Sanitary Commission" e l'infermiera indipendente Clara Barton.